Come valutare gli alunni con grave disabilità? E' possibile valutarli solo per aree e non per discipline? Alla secondaria è sempre obbligatorio assegnare voti in decimi?
La normativa vigente sulla valutazione (Dlgs 62/17 art. 11 per il primo ciclo e DPR 122/09 art. 4 per il secondo) dice che gli alunni con disabilità vanno valutati in base al loro PEI, ma tutte le altre disposizioni sulla valutazione valgono anche per loro, compresa quindi anche la necessità di avere una regolare e formale valutazione in tutte le discipline, con giudizio sintetico alla primaria e voto in decimi alla secondaria.
Ne consegue, ovviamente, che nel PEI devono essere specificati, per ogni materia, obiettivi, criteri e modalità di verifica, e con il DI 182 e il nuovo modello di PEI essi trovano infatti spazio nella sezione 8.2 sulla progettazione disciplinare che va compilata per tutti gli alunni con disabilità, gravi compresi ovviamente e in base ad essa si valuteranno i loro apprendimenti.
La prima versione del DI 182 prevedeva per la secondaria di 2° grado la possibilità di esonerare gli studenti che seguivano la programmazione differenziata da alcune discipline ma il correttivo del 2020 (DI 153) ha esteso a tutti gli ordini di scuola l’obbligo di definire obiettivi per tutti gli studenti, escludendo quindi la possibilità di esonero.
Nella redazione del PEI bisogna quindi individuare degli obiettivi personalizzati riconducibili a tutte le materie.
Può essere difficile in alcuni casi ma non impossibile per tutte le discipline. Gli obiettivi di italiano, ad esempio (sono solo esempi!), possono essere ricondotti alla comunicazione in generale, anche non verbale. Storia al suo vissuto personale. Geografia all’ambiente scolastico o familiare. Matematica a elementari concetti di quantità…
E’ fondamentale ovviamente coinvolgere e responsabilizzare l’insegnante della disciplina.
Nel primo ciclo i problemi maggiori si hanno, in certi casi, con le lingue straniere. Nelle altre materie qualcosa di sensato si può sempre fare.
Nel secondo ciclo la questione si complica soprattutto con le materie ad alta astrazione che possono essere totalmente estranee al vissuto dello studente con disabilità. Si sa che in certi casi l’insegnamento di una disciplina, anche se in modo parziale o indiretto, è improponibile.
Di fatto le Linee Guida autorizzano l’esonero, basta non usare espressamente questa parola, ammettendo che per alcune materia non può esserci “valutazione specifica”, ma purtroppo non chiariscono come si definisca il voto disciplinare e a quali obiettivi descritti nel PEI vada riferito.
Nell’opzione “C” rientrano le situazioni in cui non sussistono le condizioni per una progettazione disciplinare ridotta e non è possibile definire obiettivi didattici equipollenti a quelli curricolari sui quali si possa poi esprimere una valutazione ordinaria degli apprendimenti. In questi casi si può decidere per un percorso differenziato nell’insegnamento di una o più discipline, per le quali, non essendoci valutazione specifica, si definiscono le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti descritti nel PEI. (Linee Guida pag. 38)