Se gli obiettivi definiti per lui sono diversi da quelle della classe, è in ogni caso su quelli che va valutato, definendo criteri personalizzati perché se gli obiettivi sono diversi, non si possono applicare gli stessi criteri di tutti.
Nel caso specifico, suscita perplessità l’applicazione in questo contesto del concetto di “obiettivi minimi” che eventualmente riguarda i criteri di valutazione, non gli obiettivi di insegnamento.
I contenuti dei due esercizi di cui questo ragazzo “non capisce neanche la richiesta” erano previsti nella sua programmazione personalizzata, oppure no? Se non erano previsti, non andavano neppure inseriti in una verifica a lui destinata, ma doveva essere stato deciso che si trattava di aspetti non essenziali del programma, tali da non compromettere la validità del percorso anche se fossero stati omessi. È possibile che vengano considerati superflui ben due dei cinque argomenti proposti in un compito?
Da quel che sembra, è stata semplicemente applicata una griglia di valutazione uguale per tutti, che ha individuato gli obiettivi minimi, corrispondenti alla sufficienza, nella corretta soluzione dei tre esercizi iniziali. Si può fare se si è deciso nel PEI di non applicare nella disciplina matematica nessuna personalizzazione né nei contenti, né nei criteri, né nelle modalità di verifica. Veramente si è deciso questo nel PEI?