Mio figlio andrà in terza media e io ho capito che una differenza sostanziale tra i diversi tipo di PIE ci sarà solo quando andrà alle superiori. Ma la scuola di mio figlio insiste a dire che lui segue una programmazione didattica ordinaria, mentre io sono sicura di aver firmato per una individualizzata.
Nella sez. 4 è possibile descrivere, oltre ai punti di forza delle varie dimensioni, anche i punti deboli dai quali partire per progettare interventi educativi e didattici?
Sul frontespizio dei nuovi modelli di pei, sotto la voce bambino/a, c'è uno spazio dove inserire il codice sostitutivo personale. Quale codice bisogna inserire in tale spazio?
Buongiorno. Mio figlio tra pochi giorni inizierà il 3° anno di una Scuola Secondaria di 2°. Segue un programma differenziato (ADHD, EPILESSIA, RITARDO). Siamo a un livello di un bambino di 2^/3^ elementare, un po' perché lui non ha voglia e un po' perché ha pochissima memoria. Mi spiego meglio: quello che gli interessa se lo ricorda benissimo, di conseguenza l’insegnante di sostegno non spinge più di tanto. Il Dirigente scolastico mi ha detto fin dall’inizio che comunque non avrà un diploma. Vorrei sapere se vale la pena, per la sua crescita personale, fargli frequentare i 5 anni, oppure sospendere prima. Grazie e buona giornata.
Che ruolo ha l'insegnante di sostegno rispetto alla valutazione dell'alunno disabile nelle verifiche. Il voto lo stabilisce unicamente il curricolare o va concordato con l'insegnante di sostegno? Quanto può intervenire il sostegno nella valutazione?
Mi serve un chiarimento normativo ma anche il ragionamento logico che c'è dietro al portare spessissimo fuori di classe mio figlio, terza media, con 104 e sostegno di 8 ore per disturbo del linguaggio e attenzione. Viene molto spesso portato fuori dalla classe, non perché disturbi perché non è affatto il suo problema, ma per fare "recupero". Peccato che vada fuori, per esempio, a fare matematica quando in classe c'è scienze e quindi questo comporta che poi deve recuperare, da solo e senza spiegazioni, le pagine fatte in classe e quindi con doppia fatica. Mai che arrivi ad esempio una mappa o un lavoro specifico fatto in classe su quanto studiato. Le mappe, infatti, sono sempre un nostro onere!In più, cosa già fatta presente a scuola, nello specifico di matematica e geometria lui lavora a casa con tutor e quindi non ne vedo l'esigenza.
Sono la mamma di un bambino non vedente di 10 anni che frequenta la quarta elementare. Il maestro di sostegno di mio figlio mi ha detto che non può preparare materiale accessibile e programmare bene ed in anticipo le lezioni perché gli è stata data solo un'ora di programmazione e che pertanto programma e condivide con le altre insegnanti ("Anche loro non possono fare di più perché hanno cose urgenti e indispensabili") dieci minuti prima delle lezioni. Potrebbe dirmi per contratto quante ore sono previste alla primaria per attività di programmazioni e didattica non frontale e a quale normativa devo fare riferimento per potere far valere i diritti di avere materiale adattato ed accessibile ed esigere di capire come svolgono il programma, visto che ad oggi è il caos?
Può un'insegnante di sostegno riproporre lo stesso PEI dell'anno precedente, giustificandosi che mio figlio, disabile grave con 104 comma 3, pur facendo progressi li fa molto lentamente? Siamo in quinta Primaria.
Mia figlia, prima media, ha la 104, comma 1, e 9 ore di sostegno. In questo periodo vorrebbe lavorare in autonomia, e quando l'insegnante di sostegno si avvicina lei le dice che preferisce lavorare da sola.Oggi mi hanno contattata da scuola e mi hanno detto che non si può, e che devo convincere mia figlia a lavorare con la professoressa di sostegno seduta vicino a leiDurante l'ultimo colloquio che ho avuto con gli specialisti dell'ASL mi hanno è stato detto che siccome c'era un miglioramento documentato dai test, il sostegno doveva essere orientato sull'autonomia, anche potenziando l'uso di strumenti. Il GLO non è stato fatto, e non si sa quando si farà. In questo periodo mia figlia a scuola lavora e si impegna tanto, anche sbagliando, e va a scuola felice.È vero che non si può fare sostegno senza stare seduti vicino? Se un ragazzo si trova a disagio ad avere una persona sempre accanto, cosa sarebbe giusto fare?Io, conoscendo mia figlia, ho provato a dare dei consigli all'insegnante di sostegno, ma mi ha risposte che su queste cose decide la scuola.