Il consenso si può acquisire in tanti modi, non serve per forza la firma di tutti.
Il verbale è un atto amministrativo con il quale si attesta formalmente, in modo responsabile e trasparente, cosa è successo durante un incontro e questo sì va firmato in modo autografo, o digitale, da chi ha presieduto l’incontro e da chi l’ha redatto.
L’approvazione degli altri membri può essere espressa pubblicamente, con una dichiarazione recepita da tutti i partecipanti connessi, e ratificata dal presidente, oltre che con il verbale, anche con una firma a nome di tutti.
Questa è del resto l’indicazione fornita dal ministero, in piena pandemia, per lo svolgimento degli scrutini a distanza con la nota n. 8464 del 28/5/2020 e si può certamente applicare una procedura analoga anche per gli incontri del GLO.
Dalla nota ministeriale n. 8464 del 2020.
Disposizioni comuni sulle verbalizzazioni
Per tutte le operazioni connesse alla valutazione finale e agli esami del primo e del secondo ciclo, relativamente alla firma degli atti nel caso di effettuazione delle attività e delle riunioni con modalità a distanza, si raccomanda di utilizzare procedure che consentano di acquisire e conservare traccia della presenza e del consenso dei docenti eventualmente connessi, tramite registrazione della fase di approvazione delle delibere (utilizzando la condivisione dello schermo e l’acquisizione del consenso espresso dei docenti con chiamata nominale). In ogni caso il dirigente scolastico o il presidente di commissione potrà procedere, a seconda dei casi, a firmare (con firma elettronica o con firma autografa) a nome del consiglio di classe, della sottocommissione, della commissione e/o dei docenti connessi in remoto.