Comportamento generalmente adeguato ma rifiuta qualsiasi attività didattica.

Seguo un ragazzino con diagnosi di DOP, ADHA, DSA secondari e depressione maggiore. A scuola, da quando ha cominciato le medie, ha un comportamento generalmente adeguato. 2 settimane fa, durante un'ora di lezione in cui era scoperto, ha scattato una foto ad un professore e poi l'ha pubblicata su Instagram. Domani ci saranno i consigli di classe per decidere come sanzionare questo suo gesto. Alcuni colleghi suggeriscono di non portarlo in gita, altri di sospenderlo con obbligo di frequenza e fargli fare dei "lavori socialmente utili" a scuola. Altri di sottoporgli dei materiali didattici relativi alla regolamentazione dell'uso del cellulare a scuola e soprattutto dell'uso dei social network. Lei può darmi un consiglio? Io sono in grande difficoltà perché dall'inizio dell'anno lui ha rifiutato la mia presenza e, nonostante il comportamento relativamente accettabile, lui si rifiuta di fare qualsiasi attività didattica, sia a scuola che a casa.

Problemi di comportamento e rischio devianza

Sono l'insegnante di sostegno di un'alunna che frequenta la prima superiore con una diagnosi di disturbo del comportamento con funzionamento cognitivo limite a cui hanno assegnato 9 ore di sostegno. All'inizio dell'anno ho contattato l'insegnante di sostegno delle scuole medie che mi ha riferito il percorso scolastico della ragazza. l'alunna non era mai stata in classe né alle elementari né tanto meno alle medie ma tenuta sempre fuori a bighellonare per i corridoi, con una famiglia alle spalle che non ha alcun controllo su di lei e per di più legata ad ambienti camorristici. La ragazza, come sono poi venuta a sapere, risultava attenzionare sia dalla polizia, per il furto di un motorino, che dai servizi sociali. In classe ha atteggiamenti da bulla, disturba gli altri compagni e tratta male l'altro alunno H della classe che ha paura di lei. Con lei ho cercato subito di instaurare un rapporto amichevole ma fermo, evitando lo scontro, e i risultati sono stati che quando io sono in orario riesco a farle fare qualcosa e a trattenerla in classe ma quando non ci sono, o sta tutto il tempo fuori o disturba la lezione, o quando va bene, dorme. Non rispetta l'orario d'ingresso e entra quando le pare, abbiamo allora chiamato i genitori che o la difendono propinandoci scuse improbabili o ci dicono di non poterci fare niente e che la ragazzina ha la testa dura. Ho cercato di motivarla parlandole molto anche, per cercare di capire cosa le interessa. Il suo idolo è un ragazzo capo camorra morto a 18 anni, il suo sogno diventare un capo gang rispettato. A scuola viene saltuariamente, ma la madre la giustifica sempre. Con l'emergenza covid la situazione è peggiorata, nonostante abbia fatto di tutto per starle vicino, anche solo per parlarle, mi contatta solo se ne ha voglia o per ottenere qualcosa. Gli obiettivi del PEI non sono stati raggiunti cosa devo fare? promuoverla lo stesso o proporre al CDC di fermarla un anno? La decisione è molto delicata si tratta della vita di una ragazzina sfortunata, ma se la portiamo avanti non rafforziamo in lei la convinzione che può fare sempre quello che le pare senza alcuna conseguenza?

Un bambino con importanti problemi di comportamento.

Avrei bisogno di un Suo suggerimento riguardo ad una situazione piuttosto delicata che si sta verificando nella classe di mio figlio, con sostegno 1:1. In classe è presente un bambino con importanti problemi di comportamento: opposizione, urla, lancio di oggetti, tentativi di rovesciare armadio e lavagna ecc. Le maestre non riescono a gestirlo, ma le assicuro che avendo visto con i miei occhi durante un'attività che ho condotto io in classe con l'autorizzazione della DS, la situazione è ingestibile ed intollerabile perché i compagni sono terrorizzati, sopratutto mio figlio, che cerca di scappare dall'aula quando si verificano queste situazioni. Noi mamme vorremmo cercare di tutelare i nostri bambini, e molte stanno addirittura pensando di portar i propri figli se non si dovesse risolvere la situazione. Cosa possiamo fare, visto che la dirigente, informata da insegnanti e genitori, non prende posizione, e che la madre dice di aver iniziato un percorso psicoterapeutico ma non ha inoltrato la richiesta per il sostegno entro i termini? A suo parere, sarebbe opportuna una segnalazione all'usr? Spero di essere stata abbastanza chiara, ma, mi creda, la situazione è molto complessa e non sappiamo cosa fare.

Alunno adottato e comportamento “disturbatore”

Mio figlio è arrivato in Italia a 7 anni dalla Colombia. Ora va in terza media, ho sempre lottato per cercare di far capire agli insegnanti che la sua serenità è apparente e che il suo comportamento disturbatore nasconde frustrazione e poca autostima. Quest'anno è stato particolarmente difficile, gli insegnanti non conoscono le linee guida e le punizioni hanno portato al peggioramento della situazione, con amnesie e confusione mentale durante le verifiche. Esclusi problemi di apprendimento, ora siamo alla diagnosi di disturbo per stress post traumatico. Cosa si prevede in ambito scolastico in questi casi?

In una fase di rabbia strappa uno Scottex

Un bambino con 104 art 3 comma 3 che in una fase di rabbia strappa uno scottex a scuola e la maestra chiede ai genitori di riportarlo perché è un comportamento poco idoneo (scritto sul diario) in questo caso i genitori che devono fare? Acconsentire o no a tale richiesta?

Durante gli episodi di rabbia manifesta una violenza “cieca”

Alunno di quinta primaria, con disturbo del comportamento, oppositivo e quadro clinico psichico compromesso, certificato grave, ha diritto al sostegno per 22 ore. L'aggressività è parzialmente contenuta con l'assunzione di un farmaco, ma è un bambino più grande d'età rispetto ai compagni e ha una costituzione fisica decisamente forte e robusta.Durante gli episodi di rabbia, il bambino manifesta una violenza "cieca" e prende a calci e pugni i compagni. In quei momenti, anche adottando un tono di voce rassicurante, fermo e calmo, il bambino "non sente" fino a che la rabbia non si sfoga.L'insegnante di sostegno, anche qualora volesse intervenire, ha una costituzione magra, ovvero non è in grado di contenere fisicamente questi episodi.Le domande sono queste:1) vista l'impossibilità fisica dell'insegnante di intervenire, c'è una legge che tutela l'insegnante?2) nel caso in cui l'alunno ferisse se stesso o gli altri compagni, quale responsabilità ha l'insegnante?3) è possibile che l'insegnante chieda al dirigente di essere assegnato ad altro posto perché materialmente incapace di gestire la situazione?

Nel PEI di mio figlio non vengono riportate le difficoltà del comportamento né le strategie usate per aiutarlo.

Nel PEI di mio figlio non vengono riportate le difficoltà del comportamento né le strategie usate per aiutarlo, non si parla proprio di questo anche se mio figlio fa un percorso riabilitativo educativo comportamentale ABA , per ciò io non volevo firmarlo visto che al mio parere è incompleto. Cosa succede se genitori non firmano il PEI? Arriverà al dirigente il fatto che genitori non firmano? Quali sono passo da fare dopo?