Una bimba con Legge 104 art.3 c.3, di 4 anni, deve essere iscritta in una scuola dell’Infanzia al primo anno. Se non dovessero accogliere la domanda di iscrizione, la mamma può fare reclamo? In base a quale norma? La famiglia vive in un comune limitrofo e per regolamento della scuola hanno priorità i bimbi con e senza disabilità del comune stesso, e poi se c'è posto quelli fuori comune.
Mia figlia frequenta la scuola compatibilmente con le terapie che fa presso un centro.Quando occasionalmente le terapie non ci sono, vorrei portarla a scuola ma me la rifiutano, dicendo che non avrebbe supporto. È corretto sia così?
Può la scuola, per motivi di sicurezza, chiedere alla famiglia di un bimbo particolarmente violento di non portarlo più a scuola fino al 10 giugno, visto che la situazione, già critica da settembre, ora è diventata drammatica? Il bimbo è in carico all'Asl e non ha finito osservazione ed è in prima (primaria).
Nella mia scuola un'alunna, iscritta alla classe terza primaria, con grave disabilità intellettiva e motoria, non ha mai frequentato. La famiglia ha presentato un certificato medico nel quale si attesta che le condizioni della bambina sono incompatibili con la frequenza scolastica. L'équipe pedagogica ha deciso di fermare l'alunna in terza classe.Domando: può la famiglia non ottemperare all'obbligo scolastico pur presentando un certificato medico come quello sopra indicato?Quali sono, in questo caso, gli obblighi dell'istituzione scolastica?
Non mi è chiaro se i bambini con la 104 e il sostegno che non copre totalmente l’orario scolastico debbano fare un orario ridotto.Quindi siano costretti a stare a casa, a noi è stato fatto accettare che possa frequentare solo due pomeriggi su 5 in quanto non coperto e non in grado, per sua facile disattenzione.La scuola è obbligata a tenere i ragazzi (elementari) a scuola o io a tenerlo a casa?Premetto che sia in grado di stare a scuola e al massimo disturbi e diventi rumoroso, diagnosi oppositivo provocatorio...rimango basita a vedere mio figlio a fare un orario ridotto senza avere handicap al pari di ragazzi con problemi molto più seri.
A fine gennaio si riunisce il GLO perché vogliono ridurre l'orario scolastico al figlio di una mia amica perché gli insegnanti hanno difficoltà nella gestione. I genitori sono contrari e vogliono che il figlio frequenti il tempo pieno. Per favore potrei sapere la normativa che tutela il bambino e il suo diritto allo studio senza orario ridotto?
In classe da mio figlio ci sono 2 bambini certificati, il mio e un altro bimbo. Siamo ancora in attesa del sostegno su mio figlio, all'altro bambino le sono state assegnate solo 12 ore. Possibile che non si sappia ancora nulla? Intanto le insegnanti mi ripropongono orario ridotto anche per quest'anno. Il mio bambino è in terza elementare e per i primi 2 anni ho sempre accettato orario ridotto sotto loro richiesta. Quest'anno non ho nessuna intenzione di accettare. Il bimbo ha fatto notevoli miglioramenti riuscendo a raggiungere degli ottimi obiettivi. Non possono dare per scontato che io accetti nuovamente!! Credo io abbia tutti i diritti di non accettare!
Scuola dell’infanzia. Dopo 1 mese di affiancamento di noi genitori al nostro piccolo S., di 30 mesi diabetico di tipo 1 da febbraio, oggi la risposta delle insegnanti sostenute dal preside: “noi siamo disposte ad accettarlo, ma non vogliamo somministrare l’insulina o usare il microinfusore. È un nostro diritto”. Per quanto rispettabile, ma non condivisibile, trovo paradossale che lo Stato tuteli il diritto a non somministrare i farmaci e non il diritto a chi i farmaci li deve assumere.
Può un insegnante o un collaboratore scolastico non somministrare a un alunno un farmaco indispensabile perché non vuole assumersi tale responsabilità?