In una classe c'è un alunno con DSA. Nel PDP è indicata come necessaria la lettura delle consegne da parte dell’insegnante durante le prove di verifica. Per la prova INVALSI la mamma chiede che non gli sia dato questo strumento compensativo, ma che l'alunno resti in classe con i compagni ed esegua la prova senza aiuto. Cosa si fa in questo caso?
Potete benissimo assecondare la mamma: tutte queste procedure vanno gestite con buon senso e flessibilità, senza creare problemi a nessuno.
Se l’alunno dovesse trovarsi in difficoltà, la prova non verrà conteggiata nella statistica della scuola e tutto finisce lì.
In futuro si suggerisce di essere meno rigidi nel PDP: si ricorre alla lettura dell’insegnante se l’alunno è in difficoltà, se la verifica è complessa, se c’è rischio elevato che non comprenda le consegne… non sempre e comunque, altrimenti diventa difficile sviluppare un efficace processo di autonomia.