Lunedì inizia il servizio l'educatrice che, come l'anno scorso, mi chiamerà in continuazione per andare a prenderlo perché lei proprio non lo sa tenere.
Possono farlo? Come mi devo comportare?
Sono nello sconforto più totale.
Prima di tutto bisogna insistere perché insegnanti e educatrice si formino per imparare a gestire i comportamenti problema. Sono tecniche che si apprendono e che gli operatori scolastici non possono ignorare. Consigliamo una richiesta formale al dirigente.
Non è possibile chiamare i genitori ad ogni crisi. In questo modo il diritto allo studio del bambino viene compromesso: curioso che non possa uscire dall’aula per non rimanere indietro nel programma, ma venga mandato a casa in continuazione. Inoltre è assolutamente controproducente perché così il bambino impara che, se si trova a disagio, basta dare in escandescenze per essere accompagnato subito a casa.
Se le insegnanti sono in grave difficoltà il genitore può andare a scuola ad aiutarle a calmare il bambino, ma poi lo lascia lì e se ne torna a casa da solo.
In nessun modo la scuola può imporre il ritiro. Allontanare un alunno dalla comunità scolastica è una punizione disciplinare che richiede passaggi formali specifici e procedure di garanzia. Non basta certo la telefonata di un insegnante. Tant’è che formalmente, in questi casi, risulta sempre che sono i genitori che chiedono di prelevare anzitempo il figlio per motivi familiari, con il beneplacito della scuola. Almeno poniamo fine a questa ipocrisia.