Non cercate nella normativa la soluzione a un problema del genere: per convincere il ragazzo a venire a scuola potete applicare tutte le forme di flessibilità che ritenete opportune (DPR 275/99 art. 4 c. 2), in pratica potete fare quello che volete.
Consultatevi con gli specialisti che lo seguono ma lavorate anche di fantasia. Sistemi di teleconferenza sono ottimi per mantenere i contatti con la classe sia da casa che, in un secondo momento, da un’aula a parte.
Vanno sostenuti i rapporti sociali: compagni che vanno di tanto a trovarlo a casa, all’inizio solo per portare i compiti, evitando qualsiasi atteggiamento invadente, poi…
Se necessario potete organizzare anche l’istruzione domiciliare: con il DL 66/17 non è più indispensabile, come prima, un pregresso ricovero ospedaliero.
L’importante è non arrendersi, anche se qualcosa non funziona al primo colpo.