Cerchiamo qualcuno disponibile a fornire un supporto on line ai familiari di un bambino con autismo in Togo

Pubblichiamo anche qui l’appello lanciato oggi, 25 febbraio, in Normativa Inclusione.
Il nostro
gruppo Facebook è chiuso e non è possibile inoltrare i messaggi ma in questo nidi possiamo raggiungere altre persone.

CERCHIAMO QUALCUNO È DISPONIBILE A FORNIRE UN SUPPORTO ON LINE AI FAMILIARI DI UN BAMBINO CON AUTISMO IN TOGO
Vi ho parlato altre volte del nostro impegno per l’istruzione dei ciechi in Togo ma questa volta ci viene chiesto di aiutare un bambino di 4 anni con autismo. È stato diagnosticato in un ospedale ma poi tutto è finito lì: zero supporti e zero assistenza.
Frequenta la scuola dell’infanzia ma non c’è nessuno che lo segue e se ne sta sempre per conto suo. Non parla, ma a casa riesce in qualche modo a comunicare agli adulti i suoi bisogni e a farsi capire se vuole qualcosa. Non si tiene però ancora pulito.
Nessun comportamento problema.
I genitori lavorano ed è quasi sempre con i nonni. Sono loro che si sono rivolti a Moïse Accueil Tchapo , il coordinatore delle nostre attività in Togo (parla italiano ed è anche lui iscritto a Normativa Inclusione), perché sono rimasti colpiti dal fatto che il bambino, con delle app del loro telefono, ha imparato delle parole, anche in inglese (loro parlano francese), che poi scrive alla lavagna, canta delle canzoncine che ha sentito, ripete i numeri…
In sostanza hanno capito che il bambino può imparare e chiedono un supporto che lì nessuno riesce a dare loro.
Io da solo non sono in grado di fare molto e provo pertanto a lanciare questo appello al gruppo: c’è qualcuno che può dare una mano a questa famiglia attraverso dei collegamenti on line? L’esperienza del Covid ci ha insegnato che, anche se ovviamente in presenza è meglio, qualcosa di utile si può fare anche a distanza e, in ogni caso, di sicuro preferibile al nulla.
Va bene qualsiasi competenza, di tipo clinico, educativo, didattico, tecnologico… Se siamo in tanti poi vedremo come organizzare un efficace lavoro di squadra. Unico requisito necessario, a parte il tempo e la disponibilità a svolgere un intervento di volontariato, è la conoscenza della lingua francese perché serve per forza un rapporto diretto, senza l’intermediazione di traduttori. Ma con i numeri di Normativa Inclusione direi che non è un obiettivo impossibile.
Se qualcuno è disponibile, o vuole saperne di più, può scrivermi a flavio@flaviofogarolo.it.
Vi farò in ogni caso sapere se questo appello ha avuto successo.
Grazie dell’attenzione.
Flavio Fogarolo
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