Dopo “solo” 6 mesi il ministero comunica alle scuole la sentenza del Consiglio di Stato sul PEI

La sentenza del Consiglio di Stato che annulla quella precedente del TAR è del 26 aprile di quest’anno ma il ministero per mesi non ha detto nulla, lasciando nell’incertezza le scuole: si applica o non si applica il nuovo modello di PEI? Vale anche per il nuovo anno scolastico la nota 2044 del 17/9/21 che diceva che le scuole potevano (o dovevano?) continuare  a usare i modelli precedenti?

Il silenzio del ministero si è protratto per mesi, arrivando quasi fino al momento della scadenza del PEI prevista per la fine di ottobre. Scadenza, ricordiamo, definita dal DL 66/17, non dal DI 182,  e quindi mai messa in discussione.

Il 13 ottobre è stata firmata la nota 3033 che dice in sostanza quello che era chiaro da 6 mesi: se la sentenza del TAR è stata annullata il DI 182 torna pienamente in vigore e quindi i nuovi modelli di PEI vanno applicati in tutte le scuole.

Perché intanto il ministero non ha modificato i modelli, correggendo anche evidenti errori redazionali, considerando che il DI 182 diceva all’art. 21 c. 2 che «Al termine dell’anno scolastico 2020/2021, i modelli di PEI sono sottoposti a revisione e possono essere integrati e/o modificati, sulla base delle indicazioni pervenute dalle istituzioni scolastiche.»? Modificare i modelli era una operazione che il ministero poteva compiere autonomamente, senza bisogno di modificare un Decreto Interministeriale che richiede una procedura assai più complessa anche in tempo ordinari, figuriamoci al momento del cambio di governo.

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