Tutti i disabili nel loro pulmino
Ho un figlio di 9 anni asperger con plusdotazione intellettiva, disgrafia, con 104 con comma 3, probabilmente per comorbidità. Quest'anno ho pensato di usufruire del servizio di trasporto scolastico e ho chiamato in comune per informazioni ma appena hanno sentito che mio figlio ha una 104 si sono irrigiditi dicendo che per regolamento "gli handicap (!) vanno nel pulmino dei disabili tutti insieme". A parte la maniera squallida di esprimersi che tralascio, mi chiedo, che senso ha dividere i bambini solo perché fra loro ci possono essere bimbi con problemi di apprendimento o altre disabilità lievi. Che tipo di inclusione si vuole ottenere, in questo modo? Ma io ingenuamente credevo che quel pulmino lo utilizzassero i bambini con ridotta mobilità, perché ci sono pedane e quant'altro, non che fosse un contenitore su ruote dove mettere tutto ciò che possiede in sé una "atipicità". La mia domanda è: esiste una legge nazionale, qualcosa, che obblighi i comuni a comportarsi in questo modo?