Quali norme regolano la somministrazione dei farmaci a scuola e l'eventuale supporto di assistenza infermieristica?
Quest'anno nella nostra scuola è stato inserito un alunno con diabete mellito di tipo 1. L'alunno, seguito anche da un'insegnante di sostegno, ha un microinfusore insulinico che facilita la gestione degli sbalzi glicemici. I genitori, mediante ulteriori dispositivi, monitorano costantemente da lontano, l'apparecchio. Quotidianamente, prima della merenda, é necessario effettuare il bolo e, in caso di una elevata glicemia, deve essere eseguito un bolo correttivo. Le chiedo, quale dovrebbe essere la figura preposta a svolgere tali azioni, considerando che il bambino non è autonomo? La scuola può considerare il microinfusore come salvavita quindi chiedere, su base volontaria, al personale docente e ata di poter provvedere a tali operazioni? Oltre alla tutela dell'alunno, quale legge può tutelare i docenti che eventualmente si rendono disponibili?
Vorrei sapere cosa prevede la normativa in tema di somministrazione farmaci (antiepilettico, insulina, per asma …) sia durante l'orario scolastico che durante le gite per minori di anni 14. È corretto chiedere la presenza del genitore durante le gite perché nessuno si è reso disponibile alla gestione dei farmaci? Cosa possiamo fare noi genitori per garantire l'inclusione dei nostri figli?
Ho in classe una bimba diabetica. Abbiamo sempre controllato la glicemia della piccola, in determinate ore della giornata. Finora la madre veniva a somministrare l'insulina, quando superava una certa soglia. Adesso la madre, per motivi di lavoro, non può più venire. Il DS ci ha fatto un protocollo, vistato anche dall'ASL, affinché la bimba possa somministrarsi da sola il farmaco. Resta il fatto che noi insegnanti dobbiamo chiamare la madre, che ci comunica la quantità e controllare che la bimba si inietti quella determinata dose. Volevo sapere se noi insegnanti rischiamo o siamo tutelati dal protocollo dell'ASL, qualora sorgessero dei problemi.
Scuola dell’infanzia. Dopo 1 mese di affiancamento di noi genitori al nostro piccolo S., di 30 mesi diabetico di tipo 1 da febbraio, oggi la risposta delle insegnanti sostenute dal preside: “noi siamo disposte ad accettarlo, ma non vogliamo somministrare l’insulina o usare il microinfusore. È un nostro diritto”. Per quanto rispettabile, ma non condivisibile, trovo paradossale che lo Stato tuteli il diritto a non somministrare i farmaci e non il diritto a chi i farmaci li deve assumere.
Può un insegnante o un collaboratore scolastico non somministrare a un alunno un farmaco indispensabile perché non vuole assumersi tale responsabilità?