Il DL 66 modificato dal 96 dice che il PEI esplicita le modalità di sostegno (art. 7 c. 2/d) e la proposta di ore necessarie.
Questa impostazione è pienamente confermata per il sostegno nei modelli di PEI DM 182/20 e nell’allegato C1. Non è prevista per il personale di assistenza la dettagliata quantificazione della proposta, con l’indicazione delle ore settimanali richieste, come per il sostegno, perché la questione dovrebbe essere regolata dal previsto accordo Stato regioni sull’organizzazione delle attività di assistenza specialista (DL 62/17 art. 3 c. 4), di cui siamo ancora in attesa.
In ogni caso, è difficile, se non impossibile, dire seriamente quante ore serviranno l’anno dopo se non si parte dalle risorse disponibili e non si dice come vengono utilizzate spiegando, se necessario, perché sono ritenute insufficienti. Nel PEI deve essere indicato non solo il numero totale di ore di sostegno e assistenza, ma andrebbe anche in quali ore sono posizionate, cosa sta facendo la classe, se c’è anche l’assistente, dove si svolge l’attività (in classe o fuori)…
Vedi Linee Guida nuovo PEI sez. 9 pag. 49-52.
È obbligatorio in ogni caso indicare nel PEI le ore di sostegno proposte per l’anno dopo.
Sull’autorità della Funzione Strumentale a porre divieti di questo tipo ci sarebbe da discutere. Il PEI è redatto dal GLO, e solo dal GLO. La FS agisce su delega del dirigente, ed è eventualmente lui che va coinvolto, anche perché la responsabilità in caso di decisioni illegittime è tutta sua.